Niente più ospizio, per i nonni c'è la "casa" con assistenti e familiari
Si chiama "cohousing", formula rodata a Basaldella. La soluzione della coabitazione assistita di tre o quattro malati richiama in un certo senso l’atmosfera delle famiglie d’un tempo, dove l’anziano o l’handicappato rimanevano in casa senza essere troppo di peso, perché per quanto possibile trovavano da rendersi utili e comunque non erano mai soli
L’idea è un po’ a quella della Tagesmutter, alternativa all’asilo, dove una mamma mentre bada al figlio si prende cura anche di altri. Solo che la formula si applica non ai bambini, ma agli anziani affetti da Alzheimer o altre demenze, da parte di famiglie non convinte del ricovero del proprio caro in una casa di riposo percepita come spersonalizzante ma neanche dell’affidamento a una badante, quasi sempre straniera, nonostante se ne trovino anche di brave.
La soluzione della...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto