L’affresco di Mariuz sui crudeli anni Venti
Oggi sarà presentato alla Feltrinelli “Sangue tra le primule”, edito da Gaspari
Quando l’Italia divenne fascista e si mise in camicia nera confermò una sua antica caratteristica: quella di saper indossare senza problemi l’abito della cortigiana, di non nutrire fiducia nel proprio senso di responsabilità, di delegare al domatore di turno il compito di indicarle una “salvezza”. Su questi scenari, scaturiti dalle ceneri della prima guerra mondiale, ci arrovelliamo da un secolo. Il discorso diventa più coinvolgente se l’attenzione si sposta da un ambito generale a un pianeta più piccolo, un microcosmo...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto