Uno scheletro deformato che non piega la volontà di risorgere dalle ceneri
Il viaggio dello scrittore Maggi per il Messaggero Veneto Nonostante tutto si parla di “fortuna”: poteva andare peggio
Parcheggio sulla strada adiacente allo stabilimento della ditta Roncadin. Esco dall’auto e osservo il capannone. Il fuoco e il fumo sono stati domati, ma l’aria è ancora intrisa di un odore pungente. Quel che resta è deformato dalla violenza distruttrice delle fiamme. Mi avvicino più che posso alla rete di protezione. All’interno, un vigile del fuoco sta scattando delle fotografie. Il calore ha divelto le pareti e il capannone giace come il corpo di una preda stesa su un fianco,...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto