Uccise moglie e figlioletta: si uccide in cella
Condannato all’ergastolo con sentenza confermata in appello, ha rinunciato all’ora d’aria, è rimasto solo e si è tolto la vita
PORDENONE. «Ho fatto il male più grande che un padre può fare. Un padre deve dare la vita, non toglierla. La punizione della legge non sarà mai grande come il mio dolore e la mia disperazione. Anche se mi dicessero che devo morire. Perché io sono morto con Touria e Hiba».
Erano le parole pronunciate tra le lacrime la mattina del 28 ottobre scorso prima, che il gup si ritirasse per la sentenza, da Abdelhadi Lahmar. Quelle dichiarazioni spontanee...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto