Mazzega in cella «deperito e prostrato»
L’omicida di Nadia Orlando visitato dai difensori: «Non mangia, temiamo gesti di autolesionismo»
Mangia pochissimo. E resta rintanato nella sua cella, che condivide con altri detenuti, anche quando gli orari e il regolamento del carcere gli consentirebbero di beneficiare dell’ora d’aria. Francesco Mazzega «si trova in uno stato di profonda prostrazione, fisica e mentale», spiega l’avvocato Federico Carnelutti, che da qualche giorno affianca nella difesa del trentaseienne di Muzzana la collega Annaleda Galluzzo. Ieri i due legali si sono recati nel penitenziario di via Spalato per incontrare il loro assistito, accusato di aver...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto