Quando Ruotolo pianse e il capitano scoprì la farsa
La testimonianza del militare: «Mi riferì che la ragazza era in coma, ma poi la vidi in tv e lo dissi ai carabinieri»
Dopo il duplice omicidio, a maggio del 2015, Giosuè Ruotolo si presentò nell’ufficio dell’allora comandante di compagnia, il capitano Vincenzo Allocca, suo compaesano e scoppiò in un pianto a dirotto. A raccontarlo, in Corte d’assise, è lo stesso capitano di Somma Vesuviana, ora di stanza alla Divisione Friuli a Firenze.
«Giosuè venne da me – ha ricordato Allocca – e mi disse che aveva bisogno di un periodo di licenza, perché la sua fidanzata stava male, era in coma. Scoppiò...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto