«Uccisa quando si sentiva al sicuro»
“Alem”, designer, aveva conosciuto Cristiano in India. Poi l’amore, la patologia di lui e la separazione
CORDENONS. «Dopo le cure psichiatriche che aveva ricevuto il compagno e dopo che lei e lui erano andati a stare in due case diverse “Alem” si era rasserenata. Si sentiva al sicuro dopo il periodo precedente, quello delle minacce che l’avevano indotta anche a presentare denuncia. Purtroppo, invece, era ancora in pericolo come abbiamo potuto vedere». È l’amara riflessione di Maria De Stefano, presidente dell’associazione antiviolenza Voce Donna di Pordenone, alla quale si era rivolta da dicembre Temjenlelmla Jamir, 37...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto