Ferzan alla ricerca della Turchia perduta
Film magnetico con tanti personaggi in cerca d’autore Özpetek torna in patria vent’anni dopo “Il bagno turco”
GIAN PAOLO POLESINI. Sospeso fra due patrie e con equilibri etnici da mantenere: un cuore occidentale, quell’altro d’Oriente. A vent’anni da Il bagno turco, Özpetek inquadra nuovamente la triste bellezza del Bosforo, acqua purificatrice che lava solitudini e crea nuova vita. Ferzan s’è perso nove volte, in questo doppio decennio cinematografico, nove avventure diremmo romantiche, con la morte e l’amore a prevalere con la determinazione dei sentimenti estremi. E potremmo dire Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Un giorno...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto