Terremoto 1976, Gemona ricorda quei messaggi affidati alla telescrivente
Umberto Zandanel, vice direttore dell’ufficio postale del terremoto, racconta il 1976. «Trascrivevo i telegrammi e li affidavo al radioamatore, così comunicavamo con il mondo
GEMONA. «Siamo tutti vivi». Lo scrivevano i terremotati di Gemona che avevano perso la casa ma non le vite, sui telegrammi indirizzati ai parenti lontani. Erano i messaggi che Umberto Zandanel, l’allora vice direttore dell’ufficio postale, raccoglieva e consegnava a un radioamatore che dalla roulotte parcheggiata davanti alla stazione dei carabinieri, inviava in tutto il mondo.
Le telescriventi delle Poste italiane funzionavano senza sosta. Nell’estate del 1976, assieme ai radioamatori, trasmettevano la disperazione del Friuli e ricevevano i messaggi...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto