Morì nella casa esplosa a Trieste, tre condanne
Anche un’assoluzione nel processo per l’esplosione costata la vita al pordenonese Flego
TRIESTE. Nessun tappo era stato fissato all’estremità della conduttura, il tubo del gas era assolutamente libero: non era stato collegato ad alcuna apparecchiatura della cucina. Così è bastato un gesto banale e quotidiano: girare la manopola per riempire la stanza di gas.
E all’improvviso la casa di via Baiamonti 71 è esplosa come per effetto di una devastante bomba. Tutto questo era accaduto il 20 febbraio 2015.
Il giudice Guido Patriarchi ha condannato, al termine del processo celebrato con...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto