Salvò una vita e perse la sua «Mio figlio eroe dimenticato»
Campione e istruttore di deltaplano, vittima di una disattenzione e del destino Il cliente straniero vivo per miracolo: «Grazie a lui, sono nato una seconda volta»
Il piazzale di decollo era affollato, quel sabato di agosto in Francia, ad Annécy. Gianpietro Zin aveva già concluso due giri, con altrettanti clienti.
Ma quel vento era buono e non andava perso. Spingeva, si faceva largo, ma niente. Non riusciva a raggiungere l’area di decollo.
Il terzo allievo della giornata lo seguiva, imbragato come lui, in trepidante attesa di prendere il volo. E alla fine un piccolo spazio libero, la raffica che arriva, l’ala che parte sopra la testa,...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto