L'alluvione 50 anni dopo. Latisana e la Carnia invase dall’acqua, nel 1966 decine di morti
Il Tagliamento e i suoi affluenti distrussero il Friuli. Mezzo secolo dopo stanziati 40 milioni di euro. Nella Bassa Friulana, il 4 novembre di 50 anni fa, le campane suorono a morto, sgomberate centinaia di famiglie. Nel torrente Degano persero la vita il sindaco e l’impiegato comunale di Forni Avoltri, tre diciannovenni e due artigiani di Sigiletto.
Nell’anno del quarantennale del terremoto, il Friuli commemora anche l’alluvione del 1966. Un disastro ambientale che provocò decine di vittime: 4 a Latisana, 10 in Carnia. Tra questi il sindaco di Forni Avoltri, Riccardo Romanin. Nella Bassa Friulana il Tagliamento straripò e invase tutto quello che trovò sul suo percorso.
Fu un disastro di proporzioni inimmaginabili che arrivò l’anno dopo all’altro alluvione, quello del 1965, e in contemporanea a quello sicuramente più disastroso di Firenze. A paragonare la Carnia...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto