La sorella di Rossi: «Non dimenticatelo»
A distanza di tre mesi dalla strage in Bangladesh i familiari non hanno ricevuto alcun documento
UDINE. Sono trascorsi oltre tre mesi da quel tragico primo luglio, ma i parenti delle vittime della strage di Dacca non hanno ancora nessun documento ufficiale in mano consegnato loro da chi indaga sugli omicidi.
«Non abbiamo ancora letto nemmeno l’autopsia effettuata su mio fratello. Niente. E non sappiamo ancora se il suo nome sarà inserito fra quello delle vittime del terrorismo».
A parlare è Cristina, la sorella di Cristian Rossi, l’imprenditore friulano 47enne ucciso insieme ad altre 28...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto