Disgelo Roma-Mosca: dalle fosse comuni finora 11 mila salme
Le notizie da Kirov accendono la speranza di altri ritrovamenti. La tenacia di Onorcaduti e i meriti di Gavazza e don Caneva
UDINE. All’indomani della dissoluzione dell’Urss, Roma e Mosca si accordarono per individuare i luoghi di sepoltura e rimpatriare i resti dei caduti italiani. In precedenza, invece, i sovietici si erano sempre rifiutati di fornire indicazioni su caduti e dispersi. «C’è stata una guerra, che cosa volete trovare? Non sappiamo nemmeno dove sono i nostri», diceva Krusciov.
Dei circa 230 mila soldati italiani in Russia, quasi la metà finirono uccisi o fatti prigionieri (e, in buona parte, morirono: o nelle...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto