«Bruno come un fratello» Ceraolo piange Costacurta
Il dolore del sindaco, in vacanza con il professore che ha trovato la morte a Moggio «Rispettavamo la nostra tradizione: una settimana di pesca, passeggiate e funghi»
SACILE. «Ivo e Arturo miracolati nell’incidente che ci ha strappato Bruno Costacurta, era un fratello per me». Due sacilesi sono scampati all’incidente che, martedì mattina, è stato fatale per il professore Costacurta: sulla strada Moggio Udinese-Resiutta, il sindaco Roberto Ceraolo era tra le auto incolonnate. «I due amici viaggiavano su un’auto a poca distanza da quella di Bruno – racconta Ceraolo –. Sono rimasti coinvolti nello scontro ma senza conseguenze. Io mi ero attardato a Tarvisio e sono arrivato più...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto