Fabio Tondat: «Gli assassini si scusino, dopo potrò perdonare»
La strage di Dacca. Dopo quella di Stefania Collavin, lettera aperta del fratello di Marco Tondat. «È possibile la convivenza tra italiani e chi non lo è, ma serve rispetto»
CORDOVADO. Una lettera per parlare di sentimenti e non solo, per cercare di raccontare le proprie emozioni, per andare oltre il dolore e condividere progetti che continueranno a ricordare chi non c’è più. Come Marco, ucciso a Dacca da un commando di terroristi. L’ha scritta Fabio Tondat, il fratello di Marco, per dire che sì, può arrivare il perdono. Ma, forse, il perdono va anche chiesto. Ci può essere perdono per chi - assassini e mandanti - non chiede...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto