Fidanzati uccisi, la superperizia: «Giosuè fuggì subito dopo gli spari»
L'inchiesta della procura “inchioda” l’indagato in cella a Belluno. Ora è a un passo la richiesta di giudizio immediato
PORDENONE. La Procura mette un altro lucchetto alla cella di Giosuè Ruotolo, detenuto in carcere a Belluno con l’accusa di omicidio volontario. La superperizia commissionata all’ingegnere elettronico Pietro Reale, che ha incrociato i dati delle telecamere installate nella zona del palasport con la ricostruzione cronologica della sera del delitto emersa dalle testimonianze, inchioda l’indagato nel parcheggio di via Interna al momento del delitto.
«I risultati della consulenza tecnica – ha spiegato il procuratore capo della Repubblica Marco Martani –...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto