Caso Regeni, i magistrati italiani: “Abbiamo le prove dei depistaggi”
Secondo la procura di Roma la pista della banda criminale è stata costruita a tavolino: “Le prove nei verbali arrivati dall’Egitto”. Una montatura anche il ritrovamento dei documenti di Giulio a casa del capo della banda. Sinistra Italiana: subito una commissione d’inchiesta
UDINE. Che sulla vicenda dell’omicidio di Giulio Regeni ci potessero essere dei depistaggi per coprire i veri responsabili lo si immaginava da tempo. Ora arriva anche qualche conferma. La Procura di Roma, infatti, ritiene che la prova del depistaggio sia contenuta negli atti dell’inchiesta spediti in Italia da Il Cairo. Nei documenti - dicono i Pm - ci sono dati tecnici che smentiscono in modo inequivocabile la responsabilità nell’omicidio della banda criminale annientata in Egitto lo scorso marzo.
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Pubblicato su Il Messaggero Veneto