Morte in manette, niente asfissia o lesioni
Indicazioni positive dall’autopsia per i due agenti indagati, ma ai legali della famiglia del camerunese non basta
PORDENONE. È stato un arresto cardiaco a stroncare la vita di Donald Fombu Mboyo, il trentenne camerunese ospitato a Pordenone e morto durante un fermo di polizia lunedì pomeriggio, in via Manin, a Conegliano.
A stabilirlo è stata l'autopsia eseguita dall'anatomopatologo Alberto Furlanetto che ha escluso che il 30enne camerunense sia deceduto per asfissia, è stato inoltre acclarato che non presentava lesioni interne. Serviranno però altri esami istologici e tossicologici per poter capire quale sia stata la causa scatenante...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto