L'omicidio Regeni, quattro mesi di bugie senza alcuna giustizia
Verità di comodo dal Cairo, indagini lacunose e poca collaborazione I torturatori e killer dello studente non sono ancora stati individuati. Il ritrovamento dei documenti personali del ricercatore in casa di uno dei presunti sequestratori è stato l’apice dei depistaggi
UDINE. Quattro mesi e siamo punto e a capo. Giulio Regeni è stato sequestrato tra le 19.30 e le 20 dello scorso 25 gennaio, il suo corpo senza vita ritrovato pochi giorno dopo ai bordi dell’autostrada che porta dal Cairo ad Alessandria d’Egitto eppure, a oggi, non si è mosso praticamente nulla.
Le indagini, di fatto, sono a un punto morto e la responsabilità è egli inquirenti e dei vertici politici nordafricani. Tra Italia ed Egitto, infatti, non esiste...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto