L'Egitto insiste: Regeni era una spia. Gentiloni: collaborazione inadeguata
Il vicepresidente del Parlamento egiziano evoca l'ipotesi spionaggio. Il ministro italiano degli Esteri: “Sono in corso nuovi contatti tra le procure, mi auguro che l’attività del procuratore Pignatone possa riannodare qualche contatto utile, ma intanto manteniamo la nostra posizione di insoddisfazione”
UDINE. Uno dei due vicepresidenti del parlamento egiziano, Soliman Wahdan, ha evocato in tv l'ipotesi che Giulio Regeni fosse una spia, sottolineando che questo suo «punto di vista», se confermato, potrebbe costituire una «pietra» d'inciampo che ostacolerebbe le relazioni fra Italia ed Egitto. L'alta carica egiziana ha specificato di non parlare sulla base di documenti.
«Parlando di questo caso bisogna considerare due punti», ha premesso Wahdan in un'intervista all'emittente privata «Ten Tv». «Si tratta di un cittadino italiano ucciso...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto