Giovane morto in cella? «Poteva essere curato»
Pordenone, l’invito ai pm del difensore civico dell'associazione Antigone: «Non archiviate il caso». A breve sarà inviata anche una relazione medica sul decorso clinico di Borriello
PORDENONE. L’associazione Antigone si schiera contro l’archiviazione dell’inchiesta sul decesso del detenuto Stefano Borriello, morto il 7 agosto dell’anno scorso alle 21.15 all’ospedale Santa Maria degli Angeli. Era stato portato in ospedale poco più di un’ora prima dopo essere stato colto da malore in cella, al carcere di Pordenone.
La scorsa settimana Simona Filippi, difensore civico di Antigore, ha depositato in Procura un esposto, chiedendo che sia fatta luce sulle responsabilità che avrebbero portato alla morte del giovane. Il...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto