Dolso, il medico condotto che soccorse i feriti in strada
Fu il primo a farsi largo tra le macerie per trasferire i terremotati negli ospedali. Vaccinò la gente nelle tendopoli e realizzò il sistema di sanificazione dell’acqua
BUJA. A Buja sono in molti a ricordarla. Era una Fiat 125. Grigia. Sulla carta era di proprietà del dottor Ottorino Dolso, nella realtà dei mesi drammatici del terremoto del 6 maggio divenne la macchina dell’emergenza.
Quella sulla quale il medico condotto del paese, ma spesso anche i suoi bracci destri, saltava alla bisogna, diretto a visitare malati, ma ancor più - travalicando i confini della professione - a sovrintendere i vari interventi che nell’arco di poco fecero del...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto