L'ex assessore di Osoppo: «Il cielo si colorò di rosso e sentivamo urla e lamenti»
Il terremoto del 1976 quarant'anni dopo. L’ex amministratore comunale Ezio Lenuzza: andavamo casa per casa a contare chi mancava
OSOPPO. «In via del Cet si sentivano solo urla e lamenti fino a quando lo scoppio di due bombole di gas zittì tutti. Vidi l’inferno dantesco, calò il silenzio assoluto». La sera del 6 maggio 1976 Osoppo era raso al suolo.
Tra le macerie c’erano 111 morti, 101 i residenti, e 250 feriti. Chi era rimasto intrappolato in quel groviglio di travi gridava per farsi sentire nella notte più buia del dopoguerra, ma chi sentiva quei lamenti era impotente....
Pubblicato su Il Messaggero Veneto