L’Egitto: Regeni trovato il giorno dopo la morte. E spunta un testimone
Gli inquirenti del Cairo cercano il migliore amico dello studente: «Si chiama Francesco e ha lasciato in fretta il nostro Paese»
UDINE. Giulio Regeni è stato ucciso il giorno precedente il ritrovamento del suo corpo. Il 2 febbraio. O al più tardi il 3, qualche ora prima della terribile scoperta.
A sostenerlo è il procuratore aggiunto di Giza, Hossam Nassar. Ed è sempre il procuratore a parlare di un «super testimone», Francesco. Il ragazzo, stando a sentire Nassar, sarebbe il migliore amico di Giulio e, pochi giorni dopo il delitto, l’8 febbraio, avrebbe lasciato «frettolosamente» l’Egitto evitando così di collaborare...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto