Caso Regeni, è “buio totale” dall’Egitto: inutili i video del quartiere
Nessuna telecamera ha ripreso Giulio prima di finire nelle mani dei suoi aguzzini. Smentita l’ipotesi di riaccensione del cellulare il giorno successivo alla scomparsa
UDINE. Un nuovo vicolo cieco, l’ennesimo buco nell’acqua a distanza di oltre un mese dal ritrovamento del corpo senza vita di Giulio Regeni. Nemmeno le telecamere di sorveglianza di Dokki – il quartiere dove viveva lo studente di Fiumicello – paiono essere utili, stando alle fonti egiziane, a individuare il responsabile del rapimento, delle torture e dell’uccisione del dottorando di Cambridge.
Dal Cairo avevano già messo le mani avanti da tempo, per quanto riguarda le registrazioni video chieste anche...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto