Caso Regeni, sentiti già trenta testimoni
Il giorno della scomparsa era tranquillo. Attesi gli atti dall’Egitto, gli investigatori hanno chiesto i tabulati telefonici della zona di Dokki. Gentiloni: è in gioco la dignità dell'Italia. E Palmanova gli dedica una sala della biblioteca
FIUMICELLO. Il giorno in cui è scomparso, Giulio Regeni non sarebbe stato preoccupato. Né qualcuno dei suoi amici e conoscenti più stretti aveva il sospetto che qualcosa di terribile stesse per accadere.
La circostanza emerge dalla ricostruzione che gli investigatori italiani hanno fatto di quel 25 gennaio e che ha consentito loro di avere un quadro dettagliato di quel che è successo prima della scomparsa del ricercatore friulano.
«E’ stata una giornata normale, simile a tante altre. Non ha...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto