«Sono morti volando Amici sino alla fine»
Commovente incontro tra le famiglie dei piloti caduti con l’ultraleggero « Roberto non avrebbe accettato di finire la sua vita in un letto d’ospedale»
«Oggi non è vietato volare. Ma nessuno ha chiesto qualcosa, l’hangar è rimasto chiuso. Certe cose non serve dirle, perché questo è un gruppo vero». All’Aeroclub Pordenone che piange due suoi soci e consiglieri, ma, soprattutto, «due amici, uomini veri, persone grandi, colonne portanti», per dirla con le parole del presidente Riccardo Furlan, di Paolo Dell’Agnolo, di Lucio Moro, dell’istruttore Stefano Turchet. Lì, in Comina, a un paio di chilometri dal terreno dove sabato pomeriggio hanno perso la vita Roberto...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto