Attraverso il suo testamento l’ultima lezione sul Vangelo
L’arcivescovo ne ha letto alcuni passi: monsignor Fabris lo consegnò in agosto Cattedrale gremita: ricordato come «un maestro e servo della parola di Dio»
La sua grande passione fu quella di nutrire le anime attraverso la parola di Dio, il tesoro più prezioso che gli era stato donato da Gesù e dalla Chiesa. Ma anche quella di aprire le menti, i cuori e di moltiplicare i biblisti facendo innamorare della parola del Padre eterno. Non sono bastati tutti i banchi della cattedrale, ieri, per ospitare i tanti presenti, tra parenti, amici, religiosi, conoscenti, amministratori locali e moltissimi fedeli, che hanno voluto portare l’ultimo saluto...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto