Diagnosticata lombalgia ma aveva un tumore, denunciati 3 medici
Donna muore in 100 giorni, per i figli 'poteva essere salvata'
MILANO, 03 MAG - E' morta lo scorso 30 marzo a 61 anni per un tumore ai polmoni metastatizzato Stella Alaimo Franco ma, quando a dicembre si è presentata al pronto soccorso della sua città, Treviglio (Bergamo), con un forte dolore a una gamba era stata subito dimessa con la diagnosi di lombalgia e nessun giorno di prognosi. Per questo i suoi due figli Monica e Andrea hanno sporto denuncia ipotizzando il reato di omicidio colposo a carico di tre medici dell'Ospedale di Treviglio, oltre che nei confronti dell'Asst Bergamo Ovest. "Ci hanno detto che se fosse stata fatta in tempo la diagnosi esatta, anche solo qualche settimana prima di quanto poi effettivamente accaduto, le cose sarebbero potute andare diversamente", spiegano i due figli all'edizione bergamasca del Corriere della Sera che riporta la notizia, spiegando che quando poi è stata visitata all'Istituto dei Tumori di Milano le hanno diagnosticato un "adeno carcinoma polmonare al quarto stadio plurimetastatico con carcinosi peritoneale". "Come ci era stato detto dall'equipe che l'aveva in cura a Milano, se quel tipo di tumore fosse stato diagnosticato per tempo avrebbe potuto essere curato — dicono — e il ritardo della diagnosi errata dei medici di Treviglio ha causato gravi conseguenze, dal momento che la malattia era avanzata in modo irreversibile". La malattia della madre è peggiorata velocemente e in cento giorni la donna è morta: "Perché la mamma non fu sottoposta ad accertamenti più approfonditi fin dal primo momento? - si chiedono i figli - Quello che ci ha spinti a denunciare è la speranza che una cosa del genere non accada mai più. E che a nessun figlio possa capitare di perdere un genitore in questo modo, come è successo a noi". (ANSA).
Pubblicato su Il Messaggero Veneto