Addio allo scultore friulano Giovanni Patat, il ricordo del figlio: «Per lui l’arte era la cosa più importante»
Nato da una famiglia contadina, era un talento naturale manifestatosi fin dai disegni e dalle prime figure in argilla
ARTEGNA. Lascia un patrimonio di opere, testimonianze e un impegno artistico del quale Giovanni Patat, in arte Giovanni d’Artegna, aveva fatto ragione di esistenza e di vita. Un talento naturale, il suo, che aveva trovato espressione fin dai disegni e dalle prime figure in argilla.
Nato l’8 dicembre 1928 da una famiglia contadina, è deceduto nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 febbraio, per un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute, nella sua abitazione, ad Artegna, circondato dall’affetto...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto