Addio al pronipote di Riccardo Giusto, era alpino e donatore
Armando Giusto è morto all'età di 79 anni. Era parente del primo caduto italiano in combattimento durante la Prima guerra mondiale
Donare agli altri ed esserci. Presente, da vero alpino (del terzo reggimento artiglieria da montagna), Armando Giusto, 79 anni, lo era sempre.
Per aiutare, prima di tutto, chi si trovava in difficoltà. Martedì mattina il suo cuore ha smesso di battere per sempre all’ospedale di Palmanova dove era stato ricoverato per un peggioramento delle sue condizioni di salute.
Pronipote di Riccardo Giusto, alpino e primo caduto italiano in combattimento durante la Prima guerra mondiale, Armando, una decina di anni fa, assieme alle penne nere di Udine Est, aveva interpellato l’amministrazione comunale per chiedere la modifica della denominazione della strada da Riccardo Di Giusto in Riccardo Giusto.
«Lodevole è stata la sua intenzione di onorare il nome della famiglia come lodevole è stato il suo percorso. Era una persona dal cuore buono, che aiutava tutti» ricorda la compagna di vita Maristella.
Iscritto, da quasi 60 anni al gruppo alpini di Udine Est ne è diventato consigliere continuando a impegnarsi anche con la Protezione civile e partecipando attivamente a molte emergenze nazionali (sempre pronto a preparare un pasto caldo e a offrire un sorriso) e alle adunate nazionali dove ha ricoperto, tra l’altro, il ruolo di vicecomandante del servizio d’ordine nazionale.
Entrato a far parte del consiglio della Afds – Alpini Riccardo di Giusto come consigliere e poi nel ruolo di presidente dal 2002 per 20 anni, fino al 2022, ha fatto crescere la sezione riuscendo ad aumentare il numero di donazioni anche negli anni in cui ci sono state le chiusure e le limitazioni dovute al Covid-19.
«È stato un esempio anche come donatore – racconta Stefania Tusini, consigliera provinciale Afds referente per Udine Est – dato che dal 1972 ha iniziato a donare sangue e ha continuato per più di 30 anni arrivando a 113 donazioni. Per questo suo encomiabile percorso nel 2015 è stato benemerito con la goccia d’oro dalla Afds; ammirevole l’impegno e la costanza che ha avuto nel portare avanti il gruppo del consiglio di sezione che ha mantenuto unito perseguendo lo scopo e l’obiettivo del dono».
Una vita la sua dedicata al volontariato e agli altri. «Aveva il dono di saper ascoltare e capire nonostante alle volte apparisse riservato ma era solo una facciata perché dentro di sé aveva un gran cuore – prosegue Tusini –. Le radici dell’impegno delle persone che gli sono successe, soprattutto nell’ambito della Afds, devono inevitabilmente attingere alla testimonianza di persone come lui, alla sua passione e al suo impegno in favore dell’importantissimo messaggio del dono e soprattutto del volontariato».
I funerali di Giusto, che lascia le figlie Emanuela, Anna e Lara, saranno celebrati venerdì, alle 14.30, nella chiesa di Torviscosa.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto