Morto l’ex vicesindaco di San Vito di Fagagna Micoli , fu anche presidente del Diana
Grazie all’esperienza maturata come emigrante in Svizzera, rientrato in Italia negli anni Sessanta, si impegnò subito per la comunità assumendo, oltre agli incarichi politici, numerosi ruoli, prima di tutto diventando presidente della locale squadra di calcio
SAN VITO DI FAGAGNA. Saranno celebrati oggi i funerali di Nilo Micoli di 89 anni, ex amministratore di San Vito di Fagagna dov’è stato assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco dal 1975 al 1985. Micoli per il Comune ha anche gestito la delega permanente alle attività della Comunità collinare nata da pochi anni.
Cavaliere della Repubblica Micoli è stato un personaggio importante per la comunità sanvitese. In seguito all’esperienza maturata come emigrante in Svizzera, rientrato in Italia negli anni Sessanta, si impegnò subito per la comunità assumendo, oltre agli incarichi politici, numerosi ruoli per le varie attività associative comunali, prima di tutto diventando presidente della locale squadra di calcio, allora denominata Unione polisportiva Diana. Come professionista, invece, fece crescere un’attività imprenditoriale legata al settore del legno e dell’arredamento nella quale operò fino agli anni della pensione.
La sua passione e il suo interesse verso le attività politiche e associative sono sempre rimaste vive e inalterate, fino a pochi mesi fa, quando fu costretto a non partecipare più alle iniziative in paese a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, dovute a una malattia.
Sposato con Fernanda Tessaro da 59 anni, Micoli lascia nel dolore le figlie Nadia e Paola, gli adorati nipoti, il fratello Romano, ai quali ha trasmesso l’amore e l’impegno per la comunità. Micoli viene ricordato a San Vito di Fagagna come un uomo gentile, onesto, che ha sempre gioito delle cose che aveva e che non si è mai arreso davanti ad alcuna difficoltà, generoso, sempre disponibile nei confronti di chi aveva bisogno.
«Nilo è stato un riferimento importante per me – dice il sindaco Michele Fabbro –, perché proprio grazie alla sua esperienza è stato prodigo di consigli e di indicazioni risultate fondamentali in molte fasi della mia attività amministrativa. È stato poi anche il mio presidente quando giocavo nelle squadre giovanili del Diana.
Ricordo la sua generosità, la sua passione per lo sport e soprattutto per i giovani di San Vito per i quali si è speso con diverse iniziative.
Sono grato a Nilo per aver trasmesso il suo attaccamento alla comunità ai propri eredi, prima alla figlia Nadia e poi a Paolo suo nipote, con i quali ho collaborato e sto collaborando nel portare avanti l’amministrazione del Comune», conclude Fabbro.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto