Filippo Turetta, finita la fuga: è stato arrestato in Germania
Era iniziata alle 23.15 di sabato 11 novembre da un parcheggio di Vigonovo. Tutte le tappe
Filippo Turetta, indagato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, è stato fermato in Germania. Lo dice all'Ansa l'avvocato del giovane, Emanuele Compagno, che ne ha avuto conferma e ha informato i genitori.
La fuga di Turetta, accusato di omicidio volontario aggravato, è terminata dopo 7 giorni. Era iniziata alle 23.15 di sabato 11 novembre da un parcheggio di Vigonovo, paese dove abita Giulia.
ECCO DOVE E’ STATO FERMATO TURCHETTA
Una decina di minuti dopo in zona industriale a Fossò il ragazzo aggredisce e picchia a sangue l’ex fidanzata che tenta di scappare dopo essere scesa dall’auto. Tutto ripreso da un video della sede operativa della Dior.
Il fuggitivo si dirige verso la regionale Noalese e la Punto viene ripresa in transito a Zero Branco. Successivamente a Villorba.
Da qui, non è ancora stato definito il tragitto, raggiunge Caneva ed entra in Friuli. Pochi minuti e c’è il transito a Polcenigo. Letto con il senno del poi il percorso, all’apparenza astruso, conferma che Filippo in maniera lucida ha deciso dove liberarsi del cadavere.
L’auto infatti si dirige verso Aviano e una volta raggiunto questa località sale a Piancavallo, paesi dove la targa è stata ripresa dalle telecamere. Nella località sciistica friulana il transito alle 3 di notte.
Da qui, seguendo la strada che appunto scende a Barcis, la Fiat Punto si ferma in un punto particolare dove la scarpata si trasforma in un canalone e dove evidentemente Filippo decide di gettare il corpo di Giulia.
Arrivato al lungolago di Barcis Filippo imbocca la Valcellina, passando per Claut e Cimolais. Dopo le gallerie del Vajont scende a Longarone e da qui raggiunge Pecol Val Zoldana, il passo Giau e quindi Ospitale di Cortina.
Tutti luoghi di rilevamento della targa. A San Candido, domenica 12, intorno alle 9.30 passa e poi entra in Austria. Di certo vi rimane fino a domenica notte transitando, due volte, sotto a un targasystem tra Lienz e la Carinzia. Poi più nulla fino a domenica 19 novembre.
LA DISTANZA PERCORSA DA FILIPPO
«Ringrazio gli inquirenti per il lavoro che ha portato all'arresto di Filippo Turetta in Germania. Una buona notizia che purtroppo non potrà mai lenire il dolore della famiglia e degli amici di Giulia, ai quali rivolgo le mie preghiere». Lo ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto