Quel terribile 20 agosto 1915 Udine si svegliò sotto le bombe
Uno stormo di aerei nemici sorvolò verso le 8 del mattino le strade lanciando ordigni in via Aquileia. Furono 11 le vittime dell’incursione, tra le quali una bimba di 2 anni, Elena Pancino
UDINE. «E’ iè rivade l’ore che nu segne il destin. Signor salvainus!». Così il poeta Ercole Carletti, sotto lo pseudonimo Ginorio, cominciava una lirica pubblicata sulla “Patria del Friuli” il 23 maggio 1915.
Udine venne allora insignita, si può dire sul campo, del titolo (pesantissimo, che dura tuttora) di capitale della guerra, una guerra lunga, terribile, che causò un’ecatombe. Ma gli inizi, come spesso accade nelle tragedie, registrarono eventi che sconfinavano quasi nella divertita mondanità.
Già dalla sera di...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto