Le telecamere oscurate con un cartoncino, l’arma del delitto sporca di sangue e lavata in fetta e i biglietti sulla porta: le prove che condannano Paglialonga
Il quarantaduenne è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Lauretta Toffoli, la vicina di 74 anni trovata morta dal figlio nel suo appartamento a Udine. Ma quali sono gli elementi chiave dell’inchiesta? E perché non c’è un movente? La nostra ricostruzione dopo la sentenza della corte d’Assise
È stato il vicino di casa Vincenzo Paglialonga, 42 anni, a uccidere la notte tra il 6 e il 7 maggio 2022 Lauretta Toffoli, la settantaquattrenne trovata morta dal figlio nel suo appartamento di via della Valle. A sostenerlo è la sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise di Udine, che ha condannato Paglialonga all’ergastolo, disponendo anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, la decadenza dalla potestà genitoriale e il risarcimento ai parenti della vittima. Il verdetto è arrivato a serata inoltrata, dopo...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto