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Mestre, pullman precipita da un cavalcavia sulla linea ferroviaria e prende fuoco: almeno 21 morti e decine di feriti. Tra le vittime anche due bambini

Un volo di 10 metri da via dell’Elettricità fino alle rotaie. Il bus stava portando turisti (tra loro anche ucraini e tedeschi) in un campeggio. Tra le prime ipotesi un malore dell’autista

Un pullman con numerose persone a bordo è precipitato questa sera intorno alle 20 da un tratto sopraelevato di via dell'Elettricità, a Mestre, in prossimità del cavalcavia Vempa, finendo dopo un volo di 10 metri sul sedime ferroviario che scorre a fianco della strada. Il bus sarebbe precipitato sul cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4. Nel primo tratto in discesa il pullman, per cause da accertare, ha sfondato il parapetto, è caduto giù finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, incendiandosi.

L’autobus era diretto al campeggio «Hu» di Marghera, che si trova all'inizio della strada Romea e fornisce un servizio di navetta per Venezia, che parte giusto davanti all'ingresso. Lo schianto è avvenuto a soli 3 km dal campeggio. Al momento il camping è chiuso e gli addetti non rilasciano dichiarazioni.

La struttura ospita prevalentemente turisti stranieri. Ci sono molte persone davanti all'ingresso del campeggio, dove è arrivato il console a Venezia della Bulgaria, che deve raccogliere informazioni anche per i suoi omologhi di altre nazioni. Si parla infatti anche di turisti ucraini e tedeschi tra le vittime della tragedia.

E' stata la Prefettura di Venezia a diramare subito l'allarme a tutte le autorità consolari, considerando che è probabile che la maggior parte delle vittime siano cittadini stranieri. Alla guida del pullman c'era l'autista della Martini, un'altra società di trasporti, distaccato in questo caso per svolgere il servizio della navetta della «La Linea». L’autista era italiano, si chiamava Alberto Rizzotto, aveva 40 anni ed era originario di Tezze di Piave in provincia di Treviso.

Nel pieno dei soccorsi si contano almeno 21 vittime e una ventina di feriti, di cui 4 gravi. Alcune delle prime vittime recuperate sarebbero morte carbonizzate. Tra i feriti c’è una bimba di 10 anni, portata gravissima in ospedale a Padova.

Numerosi i feriti, di diversa gravità, trasportati negli ospedali di Mestre, di Padova, di Treviso, di Mirano e di Dolo. Proseguono le operazioni per soccorrere e centralizzare eventuali altri feriti. Lo fa sapere l’Ulss3 di Venezia.

È stata ovviamente coinvolta la linea ferroviaria, che è stata sospesa fra Mestre e Venezia. Sul posto stanno lavorando da ore vigili del fuoco insieme ai sanitari del 118 (50 le ambulanze intervenute) e la polizia.

L’Ulss3 di Venezia ha attivato il protocollo delle «grandi emergenze» che prevede la messa a disposizione dio tutti i pronto soccorso degli ospedali, e il richiamo al lavoro di personale di rinforzo.

«L ‘incidente ha coinvolto anche alcuni minori – ha confermato il governatore del Veneto, Luca Zaia -. Le vittime ed i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani: sono ancora in corso le operazioni di estrazione e riconoscimento delle salme, ad opera dei vigili del fuoco, della questura e dei sanitari, che ringrazio per i loro sforzi».

La testimonianza

«È appena caduto un autobus da un ponte, è appena caduto un autobus da un ponte, mamma mia, è un disastro guarda che roba», sarebbero state le parole di una donna che subito dopo l'incidente del pullman a Marghera ha ripreso con il suo telefonino le immagini di quanto avveniva. Il mezzo è rovesciato e sta bruciando, con alcune persone che sono attorno ma non si possono avvicinare per le fiamme. Sulla soprelevata si vede bene il punto dell'impatto con il guardrail e la barriera di metallo a protezione del parapetto divelti.

Le ipotesi

C'è un malore dell'autista tra le prime ipotesi sulle cause dell'incidente del pullman a Mestre. Il comandante della polizia municipale di Venezia, Marco Agostini, ha riferito che dai rilievi fatti non vi sono tracce di frenata sull'asfalto. «Il pullman, un mezzo elettrico - ha spiegato - ha divelto il guard rail ed è finito nella scarpata, incendiandosi nell'impatto al suolo. Che vi sia stato un malore dell'autista è un’ipotesi. Altre andranno verificate».

Caos al campeggio, registri degli ospiti in uscita non aggiornati

C'è una situazione di attesa e grande incertezza al camping «Hu» di Marghera, dove alloggiavano le vittime dell'incidente del pullman a Mestre, perché la mancanza di una contabilità aggiornata sugli ospiti in uscita per le gite non permette al momento di risalire ai turisti effettivamente saliti su quella navetta. Sul posto sono giunte le forze dell'ordine, mentre alcune autorità consolari arrivate già qualche ora dopo l'incidente sono in attesa di incrociare i dati dei connazionali in loro possesso con quelli dei registri del camping.

Pubblicato su Il Messaggero Veneto