Si schianta aereo delle Frecce: muore una bambina di 5 anni, il pilota si salva lanciandosi con il paracadute
Il velivolo, alla cui guida si trovava il friulano Oscar Del Dò, ha terminato la sua corsa fuori dalla pista, finendo contro alcuni mezzi. Il cordoglio di Fedriga
Un grave incidente aereo si è verificato intorno alle 16.30 di sabato 16 settembre, a Caselle (Torino), durante un’esercitazione delle Frecce tricolori. Secondo una prima ricostruzione l’areo che nello schieramento della Pan ricopriva il ruolo di secondo gregario sinistro (in gergo “Pony 4”) e alla cui guida si trovava il 35enne capitano Oscar Del Dò, nato a San Daniele e cresciuto a Martignacco, ha perso quota e si è disunito dalla formazione degli altri velivoli, andando schiantarsi al suolo nei pressi dell'aeroporto e prendendo fuoco.
La pattuglia acrobatica nazionale era impegnata in un test per l’esibizione prevista domenica 17 settembre.
Le immagini riprese da alcuni testimoni mostrano la Freccia prendere fuoco dopo l'impatto a terra e, pochi secondi prima, il pilota essere espulso dall'abitacolo con il paracadute.
Secondo i primi riscontri l'aereo avrebbe terminato la sua corsa fuori dalla pista finendo contro alcuni mezzi: morta una bambina di 5 anni.
Il fratellino di 9 anni è ustionato ed è ricoverato all’ospedale Regina Margherita, la mamma in codice giallo è al Cto e il papà e il pilota, anch’essi ustionati, sono in codice giallo.
“Grande dolore e profonda vicinanza alla famiglia della bambina di cinque anni venuta a mancare nell’incidente occorso alle Frecce Tricolori a seguito dello schianto di uno dei velivoli della pattuglia” a Torino Caselle è stato espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
«Non ci sono parole – così Fedriga - per esprimere la commozione per una tragedia così che ha investito un intero nucleo familiare. Dalle prime ricostruzioni pare che sia accaduto qualcosa di imponderabile che va al di là della maestria dei nostri piloti, ai quali esprimo vicinanza in questo momento difficile che li ha visti coinvolti».
Pubblicato su Il Messaggero Veneto