Pallanuoto in lutto, morto Luca Giustolisi: l’ex azzurro aveva 53 anni
Dalla crescita a Trieste fino alla Nazionale: aveva vinto l'oro agli Europei di Vienna nel 1995 e il bronzo alle Olimpiadi di Atlanta l'anno dopo
TRIESTE. Scompare a 53 anni un grande della pallanuoto triestina. Luca Giustolisi, è stato il talento migliore espresso nell'ultimo mezzo secolo. Da tempo malato, ci ha lasciati giovedì e la notizia ha scosso il mondo dello sport azzurro. Lascia la moglie, il soprano Anna Caterina Antonacci, e il figlio Gillo.
Giustolisi era figlio d'arte, il padre Giuseppe era stato giudice internazionale e un noto e apprezzato dirigente sportivo. E l'amore per la pallanuoto da parte di Luca era stato ricambiato con una lunga serie di successi, la crescita a Trieste e l'affermazione nei più prestigiosi team italiani fino all'azzurro, vincendo l'oro agli Europei di Vienna 1995 e il bronzo ai Giochi di Atlanta l'anno dopo.
Dopo il ritiro, una importante carriera da dirigente iniziata a Trieste e proseguita a Nervi, Torino e dalla passata stagione con i vicecampioni dell'An Brescia.
Consulente psicologico, a Trieste ha partecipato anche alla vita politica candidandosi in passato con il centrosinistra.
La Federazione di Pallanuoto lo ha ricordato così: «La notizia che mai avremmo voluto ricevere. E' scomparso Luca Giustolisi, aveva 53 anni. E' stato sconfitto da un tumore troppo aggressivo. La pallanuoto lo ricorda per sensibilità ed eleganza, passione e competenza che aveva trasportato anche fuori dalla vasca in veste di commentatore tecnico, dirigente, allenatore, psicologo e mental coach. Giungano alla famiglia e a tutti i suoi amici le più sentite condoglianze di Paolo Barelli, del vice presidente vicario della Federazione Italiana Nuoto Andrea Pieri, dei vice presidenti Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del presidente del GUG Roberto Petronilli, del commissario tecnico del Settebello Sandro Campagna, del consiglio e degli uffici federali e dell'intero movimento natatorio».
Pubblicato su Il Messaggero Veneto