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Migranti, nuova Apocalisse nella notte a Lampedusa: iniziati i trasferimenti verso altre destinazioni. Oggi lutto cittadino per la morte di Traore di 5 mesi

Un vigile del fuoco trova un gruppo di ragazzi davanti a casa e organizza una spaghettata. Arrivi anche a Salerno dal Nord Africa

LAMPEDUSA. Proseguono, a Lampedusa, gli arrivi di migranti. Sono 135 le persone approdate nelle ultime ore, con tre diverse imbarcazioni. Due natanti sono stati «agganciati» dalla Guardia di Finanza nelle acque antistanti l'isola, l'altro - con 39 persone - è riuscito invece direttamente ad arrivare sulla costa. I gruppi sono al molo Favarolo dove è in corso il triage sanitario. Verso le 12,30 è iniziato il trasferimento di 700 migranti che vengono accompagnati sulla nave «Galaxy». Altri 300 verranno portati sulla nave «Orione» per altre destinazioni. Questa mattina è partito il catamarano con 780 persone a bordo, poi le due navi dedicate rispettivamente con con 453 e 480 migranti. I trasferimenti proseguiranno per tutta la giornata di oggi.

Ieri sono stati 2.154 i migranti approdati con 51 barchini a Lampedusa. All'hotspot ci sono 4.457 ospiti: il commissario per l'emergenza immigrazione, Valerio Valenti, e il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, hanno disposto un massiccio piano di trasferimenti. Ieri sono stati trasferiti in 1.650. Quasi 2 mila le persone interessate oggi: 453 con una nave dedicata al trasferimento, la «Lampedusa», destinati a Trapani; 480 con nave «Veronesi» d Augusta, 700 con il traghetto di linea «Galaxy» a Porto Empedocle e 300 con la nave militare «Orione» verso Catania.

Sbarchi migranti, verso il record del 2016: cosa succede e perché

Ieri sera decine di migranti, sacchetti di plastica in mano, si aggiravano a Lampedusa lungo via Roma, il corso principale del paese. Tutti giovani, molti dei quali minorenni, sono riusciti ad allontanarsi dall'hotspot quando, nel tardo pomeriggio, c'è stato un momento di caos proprio durante la distribuzione dei pasti. I migranti in giro per Lampedusa, molti dei quali tenevano stretta fra le braccia una bottiglia d'acqua minerale da 2 litri, non hanno creato problemi d'ordine pubblico: cercavano soltanto qualcosa da mangiare in mezzo ai tanti turisti in vacanza sull'isola. Con difficoltà, visto che non parlano italiano, hanno cercato di informarsi sul costo della pizza o di un panino. Un ragazzo si è anche stupito del fatto che una bottiglietta di mezzo litro di acqua minerale costasse 2 euro. La Croce Rossa italiana e la polizia, per tutta la notte, hanno setacciato ogni angolo di Lampedusa e sono riusciti a convincere molti di loro a rientrare all'hotspot di contrada Imbriacola.

Arrivi anche a Salerno

Verso le 9 ha attraccato al molo Manfredi del porto di Salerno la nave mercantile «Bbc Edge» con a bordo 184 migranti soccorsi nel Mediterraneo, tutti provenienti dal Nord Africa (molti dalla Tunisia e dal Burkina Faso). Tra loro, 19 donne e 42 minorenni, di cui 5 non accompagnati. Saranno sottoposti alle solite procedure di identificazione, successive ai controlli sanitari dell'Asl. Nella provincia campana, questo è il 31esimo sbarco di migranti. L'ultimo, in ordine di tempo, è stato il 22 agosto scorso, quando dalla «Sea Eye 4» erano sbarcati in 114.

Sit-in degli abitanti davanti al Municipio

Giacomo Sferlazza, del movimento «Pelagie Mediterranee» che ha promosso il sit-in di isolani davanti al municipio chiede «prima di tutto che l'isola venga svuotata e la situazione torni alla normalità». Ma anche «che la politica nazionale e internazionale consideri canali di ingresso regolari e voli umanitari per eliminare, alla radice, il problema. E se dobbiamo andare alla radice dobbiamo cambiare le politiche estere dei nostri governi che provocano l'emigrazione. E poi chiediamo che venga applicata, anche a Lampedusa, la Costituzione e che i nostri diritti possano essere garantiti perché noi da 30 anni subiamo una violenza continua».

Ciclicamente, dicono i manifestanti, «siamo in emergenza, con numeri che non consentono in realtà una vera accoglienza, con problematiche si sommano a quelle locali. Basta, non vogliamo essere complici di questa tratta di persone. Chiediamo ai governi e alla politica di muoversi per risolvere questi drammi, se non lo vogliono fare perché ci sono interessi economici, questa comunità non può portare questo peso perché siamo allo stremo». Il problema, ribadiscono, «non sono i migranti, seppur tantissimi, che sbarcano. Lampedusa è un’isola che è e sarà sempre solidale. Ma quanto avviene è un affare sulla pelle delle persone. Una grande parte del popolo di Lampedusa sta dimostrando che, nonostante tutto, non stiamo perdendo la nostra umanità. Questo non significa, però, che qui si può fare tutto: siamo stanchi», ha concluso.

La spaghettata del pompiere per i ragazzi del Burkina Faso

Un vigile del fuoco, Antonello Di Malta, si è trovato davanti a casa una decina di giovani del Burkina Faso che chiedevano da mangiare e ha deciso di organizzare per loro insieme, alla moglie, una spaghettata: «Erano stremati, ma soprattutto affamati - racconta - uno di loro si è messo in ginocchio chiedendo cibo. Li ho fatti accomodare nella veranda di casa e abbiamo cenato con loro. Avevano una fame pazzesca. Ma questa cosa la stanno facendo tutti, o quasi, i lampedusani. Perché tutti diamo una mano. Mi hanno raccontato di essere originari del Burkina Faso, di essere partiti da Sfax e che hanno fatto un viaggio di 4 giorni. Alcuni dei miei ospiti erano arrivati ieri mattina, altri erano qui da due giorni».

Oggi nuovi trasferimenti

Dopo una giornata particolarmente impegnativa, oggi sono in programma continui trasferimenti. All'hotspot ci sono circa 4.200 presenze. «La situazione è sicuramente complessa e, gradualmente, stiamo cercando di tornare alla normalità – riferisce Francesca Basile, responsabile migrazioni della Croce Rossa Italiana -. Nonostante le criticità, abbiamo cercato di distribuire brandine alle persone per non farle dormire all'addiaccio, abbiamo fornito a tutti cibo e fatto la distribuzione della cena e anche nella giornata di oggi tutti riceveranno ciò di cui hanno bisogno».

Il grazie dei migranti ai medici

«Vi ringraziamo molto per le cure nei nostri confronti e per la vostra ospitalità. Vi siamo molto grati e speriamo di non essere stati un peso per voi», si legge sulla lettera che due giovani nordafricani hanno voluto scrivere ai sanitari del reparto di Nefrologia dell'ospedale Civico di Palermo. I due migranti, che nel loro Paese erano già sottoposti a dialisi, sono arrivati in ospedale malnutriti e in precarie condizioni di salute a causa delle difficoltà affrontate nel corso del viaggio e della traversata del Mediterraneo. Due giorni fa sono stati dimessi: saranno ospitati presso una casa famiglia adiacente all'ospedale per proseguire con la dialisi in attesa di essere inseriti in lista per un trapianto renale.

Prima di lasciare il reparto hanno voluto però ringraziare il personale con una lettera in cui esprimono tutto il loro affetto: «siete come la nostra famiglia» hanno scritto con il disegno di un grande cuore. Proprio in questi giorni nel reparto di Nefrologia sono stati eseguiti due trapianti renali a due giovani che adesso non faranno più la dialisi. Un intervento reso possibile dalla volontà del donatore, che in vita aveva espresso il consenso per la donazione degli organi, e grazie alla generosità dei suoi congiunti.

Squadre di supporto tecnico in arrivo sull’arrivo

Da Porto Empedocle sono attese stamattina le prime squadre di tecnici e volontari provenienti da ogni provincia siciliana equipaggiati con materiali, mezzi e attrezzature per aiutare a fronteggiare la situazione di eccezionale affluenza. La protezione civile regionale ha raccolto la richiesta, avanzata in queste ore, dal sindaco dell'isola e dalla prefettura di Agrigento, per assicurare alloggio e un ricovero temporaneo consono ai tanti migranti che stanno raggiungendo le coste italiane così come prevedono le normative umanitarie e internazionali.

Oggi è lutto cittadino, il sindaco: “Fermatevi per rispetto”

Oggi è giornata di lutto cittadino per la piccola vittima dell'immigrazione, deceduta ieri al largo dell'isola. «L'intera comunità – afferma il sindaco Filippo Mannino – è attonita per la morte della piccola Traore Mama di appena 5 mesi. Interpretando il profondo dolore per quanto successo, invitiamo tutti, i concittadini a esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino mediante sospensione delle attività, in segno di rispetto». Previsto un momento di raccoglimento in piazza Garibaldi alle 20, subito dopo la Messa, a seguire una fiaccolata fino alle 21.

Pubblicato su Il Messaggero Veneto