Addio alla biologa Bragagnini, storica attivista ambientale
E' morta lunedì all’Hospice di Latisana dove era ricoverata per una grave malattia: aveva 64 anni
PORPETTO. Ambientalista, ecologista, femminista e antimilitarista: questo è stata Marinella Bragagnini, una delle più impegnate attiviste della Bassa friulana, morta lunedì all’Hospice di Latisana dove era ricoverata a seguito di una grave malattia: aveva 64 anni.
Lascia una sorella e i compagni di tante battaglie, ai quali mancherà la sua determinazione.
Il funerale sarà celebrato giovedì al cimitero di Porpetto, in forma strettamente laica, senza simboli religiosi e senza epigrafi.
Marinella Bragagnini da due anni combatteva contro una grave malattia.
Viveva nella casa natale di Porpetto e dopo alcune esperienze culturali si era laureata in biologia nel 2010 con una tesi sui simulidi. Era titolare di una ditta di disinfestazione.
A dispetto dell’aspetto fragile, era una persona determinata, intelligente, riflessiva e ironica: «Ce ne ha dato prova in questo ultimo periodo», raccontano i compagni di tante battaglie.
«Si tratta di una grave perdita per il movimento femminista, ecologista e libertario – spiega l’ambientalista Paolo De Toni –. Autrice di numerosi articoli pubblicati sul periodico Germinal, su siti come Ecologia sociale e il blog Dumbles, da oltre 40 anni partecipava a tutte le lotte ambientali della Bassa friulana e non solo: dal No waste management, al No Cvm, dal No Tav al No cementificio, ma anche nella difesa delle fontane e al No Ogm.
L’ultima sua battaglia è stata la lotta contro l’acciaieria dell’Aussa Corno che ha seguito fino all’ultimo».
A ricordare Marinella è l’amica e compagna di tante lotte Francesca Fagnini: «Ci siamo conosciute tanti anni fa, era il 1982. Non è stato un rapporto scontato, che però si è sviluppato, approfondito ed è maturato senza fatica fino a diventare per sempre, come sorelle, e così è stato nel tempo.
Faceva parte delle Dumbles, antica parola friulana che significa giovani donne, un gruppo femminista libertario fondato nel 1992 in continuità con l’esperienza già iniziata con il Collettivo femminista friulano di cui lei faceva parte.
È stata parte attiva nei comitati di difesa ambientale, unendo l’aspetto ecologista a quello femminista».
Pubblicato su Il Messaggero Veneto