Addio a Pietro Ronzat, imprenditore e artista
Re dei supermercati di Spilimbergo. Aveva 89 anni. Aveva partecipato più volte alla Biennale di Venezia. Nel 2002 era stato nominato “Man of the year for management”
SPILIMBERGO. È morto nella serata di venerdì 21 luglio, nella sua abitazione, all'esito di complicazioni di salute, Pietro Ronzat, il re dei supermercati di Spilimbergo. Aveva 89 anni.
Imprenditore e quotato artista, tanto da aver partecipato più volte alla Biennale di Venezia, era fiero del traguardo di una laurea honoris causa in Scienze economiche e commerciali dell’università americana Pro deo di New York.
Nel 2002 era stato nominato “Man of the year for management” dalla presidenza degli Stati Uniti d’America.
Tante le tappe della vita dell’imprenditore spilimberghese raccontate in “Dal Colorado a Spilimbergo”, originale autobiografia scritta a quattro mani con il cognato Lorenzo Baldo, in cui si raccontano vicende e aneddoti di un periodo che va dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni ’60 legate alla famiglia Ronzat.
Storie di emigrazione, di fatica e sacrifici: dalla partenza dei primi emigranti da Chievolis verso l’Austria, alla traversata dell’Atlantico per raggiungere gli Stati Uniti sbarcando a Ellis Island.
Prima cercatori d’oro nel Colorado, poi il ritorno in patria per cominciare, con i risparmi, una nuova vita, il primo negozietto, il magazzino e via sino ai grandi traguardi. In tutti questi anni si intrecciano storie cruente, curiosità che pochi conoscono, incontri incredibili, amori favoriti dalla sorte e tanti fatti che hanno avuto Pietro, classe 1934, spilimberghese doc, testimone diretto, a cominciare da quando, a soli 19 anni, entrò nell’azienda paterna portandola ai massimi livelli nel Nordest, sino ai tempi più recenti, con la riscoperta di un primo grande amore, quello per la pittura. Una passione cui è sempre stato dedito fruttuosamente, partecipando con i suoi quadri a diverse mostre sia italiane sia europee.
Traguardi che Pietro Ronzat ha sempre condiviso, insieme ai principi etici, morali e religiosi, con la moglie Giannina Baldo, nata a Udine, conosciuta, quasi per caso, ad un ballo nel lontano 1957, non separandosene mai tanto da sposarla tre anni dopo quel fatidico incontro nella chiesa di San Marco, in Chiavris, per poi trascorrere tutta la vita assieme fra la città del mosaico, Lignano e Sappada fino alla morte di lei, nel marzo 2021.
Pietro Ronzat lascia i figli Rossella e Giacomo e gli adorati nipoti Andrea e Gianmarco.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto