Addio a Jane Birkin, l’attrice scandalo che seppe diventare un’icona di stile
Trovata senza vita in casa. Il suo “Je t’aime moi non plus” sconvolse i costumi e segnò un’epoca
Da attrice scandalo a icona. Una donna dallo stile inconfondibile, elegante, anticonvenzionale, ribelle che ha stregato intere generazioni.
Jane Birkin è morta nella sua casa di Parigi a 76 anni. Era nota per la sua lunga relazione, anche artistica, con il cantante e compositore francese Serge Gainsbourg negli anni 60 e 70.
La cantante era malata ed aveva annullato di recente una serie di concerti per motivi di salute. «Sono sempre stata una grande ottimista – aveva scritto in un comunicato che annunciava l’annullamento delle date – e mi rendo conto che mi serve ancora un po’di tempo per essere di nuovo capace di stare in scena e con voi».
Nata a Londra nel 1946, si era trasferita in Francia alla fine degli anni Sessanta. Dopo un primo matrimonio con il compositore John Barry, dal quale ebbe una figlia, Kate, morta nel 2013, incontrò Serge Gainsbourg, con il quale diede vita ad una mitica coppia artistica e nella vita.
Nel 1969, l’indimenticabile duetto senza età con la voce sussurrata di Jane, “Je t’aime. .. moi non plus”. Nel 1971, la nascita della loro figlia Charlotte Gainsbourg, attrice.
Cantante, ma anche attrice, sceneggiatrice e regista, Jane Birkin ha recitato in molti film. Fra questi, “La piscina”, “Una donna come me” o “Blow-up” di Michelangelo Antonioni e “Parole, parole, parole”.
«Una volta ho detto il mio nome e mi hanno risposto Birkin? Come la borsa?». Attrice e cantante, musa e compagna di Serge Gainsbourg, ha anche prestato il suo nome a una borsa che, nel tempo, l’ha forse superata in notorietà: la celebre “birkin” di Hermes, la “it bag” più desiderata e costosa al mondo.
L’aneddoto sulla nascita della “birkin” è noto a chiunque si occupi di moda. Tra le prime a raccontarla la giornalista Dana Thomas. Così viene sintetizzata sul profilo ufficiale della casa di moda francese.
«Nel 1984, durante un viaggio Parigi-Londra, l’attrice britannica Jane Birkin, seduta accanto a Jean-Louis Dumas, presidente esecutivo di Hermès, si lamentava di non riuscire a trovare una borsa adatta alle sue esigenze da giovane madre».
Nel settembre del 1982 era nata la sua figlia più piccola, Lou Dillon (dopo Charlotte Gainsbourg, che è del 1971, e Kate Barry, avuta dalla relazione con il primo marito nel 1967, morta suicida nel 2013).
«Un creatore nato con un occhio attento ha subito preparato la bozza di un borsone rettangolare flessibile e spazioso con patta brunita e cuciture a punto sella – ricostruisce Hermes –. Con uno spazio dedicato ai biberon!». E così nacque la “birkin”.
Negli anni, l’attrice, divenuta famosa girando la Francia con un cesto di vimini usato come borsa all’avambraccio, ha raccontato di aver posseduto, nel tempo, una sola “birkin’” nera, piena di adesivi, dono della casa di moda.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto