Alessandro era chiamato “il lurido”. “Rubava i soldi dalla cassa del bar”
Il racconto davanti agli inquirenti di chi conosceva bene il giovane arrestato per l’omicidio della fidanzata
INVIATE A SENAGO (MILANO). Giulia era partita per Milano sognando un lavoro che l’avrebbe fatta felice e reso orgogliosa la sua famiglia. Quella famiglia che l’ha cercata invano, per giorni, quando di lei non si sapeva più nulla. «Mi ha rovinato la vita. Ora devo tornare giù, in Campania, dopo tutti i sacrifici che ho fatto per venire qui». Così diceva alle amiche, rimproverandosi di aver incontrato Alessandro: un «arrogantello» sempre circondato da belle ragazze. Un «lurido» per i colleghi...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto