Spari in una scuola a Nashville: 6 morti, 3 sono bambini. Il killer è una donna di 28 anni: “Ha acquistato le armi legalmente”
Biden torna a chiedere al Congresso il divieto per i fucili da assalto
NEW YORK. L'ennesima strage in una scuola americana e ancora bambini tra le vittime della follia delle armi: una 28enne è entrata nella Covenant School di Nashville, in Tennessee, imbracciando due fucili e una pistola e ha aperto il fuoco lasciando a terra, senza vita, sei persone di cui almeno tre piccoli alunni delle elementari. Un'altra strage, la 129/ma sparatoria di massa negli Stati Uniti solo dall'inizio dell'anno, ovvero oltre una al giorno da gennaio. Il tempestivo intervento della polizia ha evitato il peggio: dalla chiamata al 911 all'uccisione della killer all'interno della scuola privata sono trascorsi solo 14 minuti. La donna è stata fermata al secondo piano dell'edificio, quando si trovava ancora nell'atrio e non aveva quindi avuto tempo di entrare in nessuna classe, anche se si era già lasciata dietro una scia di sangue innocente. I cinque agenti arrivati per primi l'hanno affrontata e l'hanno uccisa sul posto.
Intanto le vittime della strage nella scuola di Nashville sono state identificate, così come è stata identificata la killer. Si chiama Audrey Elizabeth Hale, è un ex studentessa e si è laureata lo scorso anno al Nossi College of Art. Secondo il suo profilo LinkedIn, era una grafica che disegnava loghi per aziende. Almeno due delle armi che ha usato per la strage sono state ottenute legalmente. La polizia di Nashville ha rilasciato in nottata le immagini choc dell'assalto registrate dalle telecamere di sicurezza della scuola elementare: in una si vede Hale sfondare a colpi di fucile la vetrata di una porta laterale, e entrare, passando attraverso il buco creato nel portone. La donna indossa un cappellino rosso con visiera, pantaloni mimetici, sneakers e giubbotto da cacciatore, senza maniche. Imbraccia un fucile. Nelle immagini a circuito chiuso Hale punta più volte quello che appare un'arma da guerra tipo Ar-15, spara qualche colpo, controlla alcune porte, poi ne apre una e spara a qualcuno che non appare nel quadro. In un'altra ripresa, la killer percorre il corridoio principale, deserto. Da lì, salirà al piano superiore e compirà la strage. L'assalto durerà quattordici minuti.
Desta particolare attenzione il fatto che ad aprire il fuoco sia stata una donna, un caso molto raro. Dal 1979 le sparatorie di massa compiute da donne in America sono state solo 17, di cui 7 - inclusa quella odierna - hanno avuto una scuola come drammatico teatro. «Un'altra sparatoria in una scuola. Sono senza parole: i nostri bambini meritano molto meglio», afferma la First Lady Jill Biden. «Le scuole dovrebbero essere luoghi sicuri dove imparare e insegnare. Quando è troppo è troppo, il Congresso deve agire contro la violenza delle armi da fuoco. Quanti bimbi devono ancora morire prima di agire?» ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, tornando a chiedere a nome di Joe Biden il divieto delle armi d'assalto. Un divieto che il presidente chiede, senza successo, da quando è entrato alla Casa Bianca scontrandosi con l'opposizione dei repubblicani in Congresso, che vedono nella difesa del Secondo Emendamento, una delle loro maggiori battaglie.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto