Morto lo psichiatra Franco Rotelli, era il braccio destro di Basaglia
E’ stato anche consigliere regionale in Fvg con il Partito Democratico, fu tra i protagonisti della riforma psichiatrica italiana
TRIESTE. È morto nella mattinata di giovedì 16 marzo lo psichiatra Franco Rotelli, uno dei protagonisti della Riforma Psichiatrica in Italia, forse il principale dei collaboratori di Franco Basaglia. Aveva 80 anni.
Rotelli è stato dal 1979 al 1995 il direttore dell'ospedale psichiatrico di Trieste, contribuendone alla rivoluzionaria trasformazione. Successivamente divenne direttore generale dell'Azienda sanitaria di Trieste, per poi trasferirsi, per un breve periodo, a Caserta, dove fu direttore della locale Azienda sanitaria.
È stato anche consigliere regionale in Fvg con il Partito Democratico. Rotelli era poi tornato a Trieste già anni fa. È qui che è morto questa mattina, al termine di una breve malattia. Uomo lungimirante e dagli ampi orizzonti viene descritto da chi ha lavorato e vissuto con lui come determinato e in grado di associare innovazioni perfino visionarie a particolari capacità di coordinamento in grado di realizzarle.
Nato a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, è stato uno degli artefici della rivoluzione basagliana. Fu proprio Basaglia, quando Rotelli si trasferì a Trieste, ad affidargli la responsabilità di una parte importante dell'ospedale psichiatrico di questa Provincia. Rotelli aveva vinto il concorso di primario nel 1973 a soli trent'anni.
Cordoglio del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia che in una nota del suo presidente ricorda Franco Rotelli, «uno dei principali collaboratori di Franco Basaglia».
A luglio, avrebbe compiuto 81 anni. Nel 2013 è eletto consigliere regionale del FVG tra le fila del Pd, nonché presidente della III Commissione, competente in materie sociosanitarie territoriali. Dal 1979 al 1995, Rotelli è stato direttore dell’ospedale psichiatrico di Trieste contribuendo alla trasformazione del nosocomio attraverso la creazione di centri di salute mentale extra-ospedalieri, aperti 24 ore al giorno 7 giorni su 7.
Nel 1998 è diventato direttore generale dell’Azienda sanitaria di Trieste, ruolo che manterrà per una decina d’anni.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto