Cucina il pesto con un'erba velenosa e muore intossicato. L'autopsia sulla vittima: la dose è stata subito fatale
Il pensionato si è rivolto al medico di base venti ore dopo l’ingestione del colchico: ormai l’intossicazione era irreversibile
TRAVESIO. Dopo 20 ore, il processo di intossicazione innescato dall’assorbimento della colchicina, il veleno letale contenuto nel falso zafferano, era già irreversibile. Erano già trascorse quando Valerio Pinzana, 62 anni, di Travesio, ha telefonato al suo medico di famiglia per chiedere un consiglio. È quanto emerge dalle prime valutazioni dopo l’autopsia, eseguita ieri dall’anatomopatologo Giovanni Del Ben.
Al vaglio della procura eventuali profili di responsabilità nel decesso di Pinzana. Avrebbero dovuto essere prescritti accertamenti clinici sulla base dei sintomi...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto