Quella notte del miracolo il nemico portò cibo e doni da condividere in trincea
Il romanziere goriziano ricorda un evento capitato la sera di Natale al padre sul fronte russo. Durante il primo conflitto mondiale fu arruolato nell’esercito austro-ungarico, nel Demoghela
Questo non è un racconto di Natale, o perlomeno non lo è del tutto. Parla di mio padre, che fu stroncato dalla malattia quando avevo solo cinque anni. Parla anche di un suo racconto di Natale. Dopo essere sopravvissuto a due guerre e alla febbre Spagnola – pandemia non dissimile da quella che ci opprime ora – morì per una forma di epatite contratta durante la prigionia in Russia, una malattia cronica, a quel tempo inguaribile, con la quale...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto