Dolore e sconcerto in chiesa, un nastro nero sui negozi chiusi: così Roveredo ha salutato Aurelia, la mamma assassinata dal compagno
ROVEREDO IN PIANO. La pioggia, prima tenue e poi via via sempre più intensa, a simboleggiare il dolore. Le domande, gli scossoni dell'anima, l'immagine di una tragedia che a distanza di quasi due settimane è ancora lì: pesante, dura, densa di nubi.
Come quelle che, lunedì 7 dicembre, hanno riempito il cielo di Roveredo in Piano durante i funerali di Aurelia Laurenti, la giovane madre assassinata dal compagno, Giuseppe Forciniti. Lui è in carcere a Pordenone, lei non c'è...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto