Forciniti tace, la sua versione al vaglio dei magistrati. Il pm: "Resti in carcere"
L’infermiere: «Cosa ho combinato? Fino a ieri aiutavo i medici a far sopravvivere i pazienti Covid e ora sono in carcere»
PORDENONE. Ha passato la sua prima notte in carcere in cella, da solo, sospeso tra passato e futuro: da una parte la sua vita di prima scandita dal lavoro da infermiere e dalla famiglia, dall’altra la prospettiva del carcere e la preoccupazione per il futuro dei suoi figli. «Cosa ho fatto? Ho passato la mia vita ad aiutare i pazienti, anche quelli Covid – ha raccontato al suo legale Giuseppe Forciniti, 33 anni, accusato dell’omicidio della sua compagna Aurelia...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto